Zucchine ripiene

Zucchine ripiene

Ingredienti

2 zucchine, 2 scatole di tonno all’olio di oliva, ½ cipolla bianca, 2 filetti di acciuga, una manciata di olive riviera snocciolate, 2 cucchiaini di senape delicata, 4 cucchiaini di olio d’oliva

Zucchine ripiene

Tagliate le zucchine a metà. Ogni metà tagliatela nuovamente di lungo. Togliere la polpa da ogni parte di zucchina ottenuta.

Tagliate finemente la cipolla, i filetti di acciuga e le olive. Tagliuzzate il tonno. Disponete gli ingredienti in una terrina, mescolateli ed amalgamateli con la senape fino ad ottenere un ripieno corposo.

Riempite le zucchine con il ripieno. Disponetele in una pirofila unta con l’olio d’oliva. Cuocete le zucchine ripiene in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti.



Domenica milanese: involtini di pollo gustosi

Involtini di pollo gustosi

Il pollo, cucinato in qualsiasi modo, è il piatto preferito di mia sorella…ali di pollo fritte, pollo al forno con patate, pollo alla birra, pollo alla cacciatora, petto di pollo alla brace, fesa di pollo…insomma, una vera ossessione! Gli ultimi tre mesi li ho trascorsi a Milano con la mia sorellina, e ho imparato a conoscerla nel migliore dei modi, come non lo avevo fatto durante gli anni prima che partissi per l’università, quando entrambe eravamo troppo piccole. La convivenza senza i nostri genitori è stata davvero una bellissima esperienza e anche molto istruttiva…ad ogni modo ho scoperto che il suo cibo preferito è il pollo! A tal punto che il pollo era onnipresente. Ovviamente, e soprattutto per la salvaguardia della pacifica convivenza, serviva un rimedio: cucinarlo sempre in un modo diverso…La seguente ricetta è la sua preferita

Ingredienti

4 fettine di petto di pollo

250 gr. di spinacino fresco

3 cucchiaini di senape delicata

½ cipolla bianca

250 di pomodorini pachino

½ bicchiere di vino rosso

4 cucchiaini di olio d’oliva

sale e pepe qb

Battete e stendete sul piano di lavoro le fettine di petto di pollo. Su ogni fettina spennellate la senape, spolverizzatele con una manciata di sale, una di pepe e distribuitevi uno strato di spinacino crudo. Avvolgete su se stesse le fettine di petto di pollo e chiudetele con uno stuzzicadenti.

In una padella antiaderente scaldate l’olio d’oliva e fate rosolare gli involtini su ogni lato. Bagnate gli involtini con il vino rosso e fateli cuocere a fuoco vivace per 7/8 minuti. Togliete dalla padella gli involtini e teneteli da parte.

Senza togliere la padella dal fuoco, aggiungete ne sugo di cottura degli involtini, la cipolla tagliata finemente e lo spinacino avanzato. Fate cuocere a fuoco vivace per 3/4 minuti.

Servite il petto di pollo a fettine, accompagnato con lo spinacino saltato in padella, e i pomodorini pachino conditi con un filo d’olio d’oliva.

Coniglio ripieno

Non ho mai più mangiato un coniglio ripieno così buono come lo faceva la mia nonna materna. Il segreto era per l’appunto il ripieno. Riusciva a riempire anche le cosce del coniglio, con un composto dal sapore sublime…il procedimento per la preparazione è il seguente…e il segreto di nonna Donatella stava nel soffriggere i fegatini per 5 minuti, prima di aggiungere nella padella l’intero composto…se poi preferite il metodo tradizionale di mamma Rachele, seguite alla lettera la ricetta:

Ingredienti

1 coniglio intero compresi i fegatini

1 uovo

50 gr di parmigiano grattugiato

100 gr. di mollica di pane raffermo

1 spicchio d’aglio

prezzemolo

sale e pepe qb

olio d’oliva

salvia

rosmarino

1 bicchiere di vino bianco

Private il coniglio dei fegatini. Lavate e asciugate il coniglio accuratamente, e tenetelo da parte.

In una terrina mescolate i fegatini tagliati a pezzettini, la mollica di pane raffermo sbriciolata grossolanamente, il prezzemolo e l’aglio tritati, sale e pepe, e l’uovo. Mescolate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Scaldare 2 cucchiai di olio d’oliva in una padella a fuoco medio e aggiungete il composto. Fate cuocere a fuoco medio per 15 minuti, mescolando spesso con una forchetta.

Farcite il coniglio con il composto. Poi cucite il coniglio con il refe.

Ungete una pirofila da forno con 3 cucchiai di olio d’oliva e sistematevi il coniglio. Contornate con la salvia e il rosmarino.

Cuocete il coniglio nel forno già caldo a 180 gradi per 60 minuti. Dopo 20 minuti bagnate il coniglio con il vino bianco.



Quando la vita era un gioco: l’infanzia tra i campi e…le lumache

 

Ho trascorso la mia infanzia tra i colli lucani, in un paesino circondato da distese di grano e boschi. La semplicità della vita di paese è come un marchio, sarà sempre con te. Cresci in mezzo alla natura, quindi diventa inevitabile non amarla. Pulcini, conigli e gattini diventano i tuoi compagni di gioco e di merenda…nel vero senso della parola!!Sempre si narra che, da bambina, preferivo pasteggiare in compagnia di gatti e ogni genere di animale da cortile, piuttosto che con le persone. La merenda preferita era senza dubbio pane e pomodoro (una fetta di pane su cui spremere pomodorini freschi, origano, sale e un filo d’olio d’oliva).

Pane e pomodoro era ancora più buono quando con mia nonna andavamo a mangiarlo all’orto. Era bello portarsi con sé il pane avvolto in un tovagliolo e una bottiglietta di olio, andare in campagna, raccogliere i pomodorini, lavarli con l’acqua della fontana, sedersi a terra e preparare un pane e pomodoro unico, dal sapore autentico!

Durante le scampagnate ero anche molto brava a raccogliere e mangiare di nascosto una quantità tale di piselli, da farmi venire un mal di pancia indescrivibile, o a cercare le lumachine.

Il momento ideale per raccogliere le lumache era nel mese di agosto dopo quei bei temporali estivi pomeridiani. Per me era una vera e propria fissazione, così quando il temporale smetteva e usciva l’arcobaleno, pretendevo che mi accompagnassero in campagna, tra le stoppie del grano appena raccolto, per raccogliere lumache (ciamaroc’l in gergo)…poi mia mamma e mia nonna le cucinavano così:

…le mettevano in un recipiente con coperchio per due giorni, al fine di farle spurgare. Dopo lo spurgo le lavavano sotto acqua corrente per 6/7 volte. Erano pronte poi per essere cucinate. Solitamente venivano poste in un pentolone con acqua salata, portate ad ebollizione e schiumate. Successivamente aggiungevano uno spicchio d’aglio tagliato a fettine, origano, pomodorini, e olio d’oliva. La cottura continuava a fuoco medio per circa 30 minuti…Il modo giusto e pratico per mangiarle era con uno stuzzicadenti. Altamente consigliato era inzuppare del pane abbrustolito nel sugo ottenuto.

Risotto con cicorino e scaglie di pecorino romano

Ingredienti

400 gr. di cicorino tagliato a julienne, 250 gr. di riso carnaroli, 70 gr. di pecorino grattugiato, pecorino romano in scaglie, 1 scalogno, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 cipolla bianca, 2 cucchiai di olio d’oliva, ½ bicchiere di vino bianco, sale e pepe qb

Preparate il brodo vegetale con la cipolla bianca, il sedano e la carota. Tenete il brodo in caldo.

In un tegame fate soffriggere lo scalogno tagliato a pezzetti. Aggiungete il cicorino e coprite il tegame con un coperchio.

Quando il cicorino sarà appassito, aggiungete il riso e sfumatelo con il vino bianco. Fate evaporare il vino e aggiungete, di volta in volta, un mestolo di brodo bollente (il brodo dovrà essere caldo per evitare che si blocchi la cottura del riso). Fate cuocere il riso a fuoco vivace per 16-17 minuti.

A cottura ultimata, mantecate il riso con il pecorino grattugiato. Togliete il risotto dal fuoco e fatelo riposare per 1 minuto.

Servite il risotto in piatti piani, con le scaglie di pecorino romano.

Il ragù con polpette di carne…sapore d’infanzia

Mamma Rachele è la mia mamma…

In realtà, non ho ancora capito se è stata lei a insegnarmi a cucinare, so solamente che quando ero una bambina le mie amichette venivano appositamente a casa mia per mangiare il ragù con le polpette di mamma Rachele! Io l’ho sempre osservata, scrutata nel suo regno…la cucina…ma non le ho mai chiesto nulla, e lei non mi ha mai dato indicazioni. Proprio la cucina non è mai stato un gran argomento di conversazione tra me e mia mamma…era più che altro una complicità tacita: lei cucinava ed io imparavo…così, naturalmente, come se lo avessi fatto da sempre!

Ingredienti

500 gr. di carne macinata (misto tra carne di maiale e vitello)

2 uova

prezzemolo

1 spicchio d’aglio

100 gr. di mollica di pane raffermo

latte qb

50 gr. di parmigiano grattugiato

500 gr. di pomodori pelati

1 carota

1 costa di sedano

½ cipolla bianca

½ bicchiere di vino rosso

basilico

3 cucchiai di olio d’oliva

olio per frittura

farina qb

sale e pepe qb

…per la preparazione delle polpette: in una terrina mettete in ammollo la mollica di pane raffermo sbriciolata grossolanamente con il latte. In un’altra terrina abbastanza capiente, mettete la carne macinata e sgranatela con una forchetta. Aggiungete le uova, il prezzemolo, ½ spicchio d’aglio tagliato in pezzi piccolissimi, il parmigiano grattugiato, il sale qb e il pane da cui avrete eliminato il latte in eccesso. Amalgamate tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo.

Con un cucchiaio formate delle polpette di media grandezza. Infarinate le polpette una ad una, friggetele in abbondante olio bollente e ponetele infine su della carta assorbente, in modo da eliminare l’olio di frittura in eccesso.

Tenete le polpette da parte!

…per la preparazione del ragù: mettete in un tegame l’olio di oliva, la carota, la cipolla e il sedano tagliati a pezzettini. Fate soffriggere le verdure e sfumatele con il vino rosso. Quando il vino sarà evaporato, aggiungete i pomodori pelati passati al passatutto. Aggiungete le polpette, sale e pepe qb e fate cuocere a fuoco basso per 45 minuti, aggiungendo dell’acqua se necessario.

Il ragù con le polpette di carne è fenomenale con i rigatoni. Fortemente consigliata la scarpetta finale!

Parmigiana light…seppur gustosa!

Ingredienti

4 melanzane, 1 fior di latte (300 gr. circa), 300 gr. di pomodori maturi (tipologia pisanello o cencara o perino), parmigiano grattugiato, 1 spicchio d’aglio, basilico, 3 cucchiai di olio d’oliva, sale qb

Lavate le melanzane, tagliatele a fette di circa 2 cm di spessore, ponetele in uno scolapasta e cospargetele di sale. Mantenere le melanzane sotto sale per circa 1 ora.

Nel frattempo portate ad ebollizione una pentola di acqua salata dove scotterete i pomodori per circa un minuto. Scolate i pomodori, spelateli, privateli dei semi e dell’acqua e tagliateli a cubetti.

In un tegame rosolate l’aglio con l’olio, aggiungete i pomodori tagliati a cubetti, il basilico e sale qb. Fate cucinare il sugo di pomodoro a fuoco medio per circa 15 minuti.

Sciacquate sotto l’acqua corrente le melanzane privandole del sale in eccesso. Portate nuovamente ad ebollizione una pentola di acqua salata in cui scotterete le melanzane per circa 3 minuti. Scolate le melanzane e privatele dell’acqua.

Prendete una teglia da forno, alta all’incirca 10 cm. Ponete uno strato di melanzane, uno di fior di latte che avrete tagliato a fette sottili ed uno di sugo di pomodoro. Ripetete l’operazione più volte, cercando di ottenere come ultimo strato quello di sugo di pomodoro. Spolverate con abbondante parmigiano grattugiato e ponete in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti.

Le sperimentazioni degli anni universitari…il pollo al curry

Non conosco assolutamente la ricetta originale del pollo al curry. Quella che troverete di seguito è il frutto di un’intuizione del mio compagno, con le mie modifiche e revisioni…per intenderci: io ho aggiunto le verdure e il riso basmati.

Il periodo è quello degli anni universitari, in cui tutto è sperimentazione. Lo è ancora di più per gli studenti fuori sede, come lo ero io, e soprattutto in una città come Napoli…tra le altre cose, è stato in quel momento ed in quel luogo che ho scoperto la cucina etnica!

Ingredienti

400 gr. di petto di pollo

1 melanzana

1 zucchina

1 scalogno

1 peperone rosso

basilico

prezzemolo

sale e pepe qb

3 cucchiai di olio d’oliva

4 cucchiaini colmi di curry

250 gr. di riso basmati

Lavate bene le verdure (melanzana, zucchina, peperone rosso), tagliatele a cubetti e disponetele in un contenitore. Prendete il petto di pollo, tagliatelo in pezzi e disponeteli nello stesso contenitore delle verdure. Sminuzzate lo scalogno, il prezzemolo e il basilico e versateli nello stesso contenitore. Aggiungete sale e pepe qb, 5 cucchiai di olio d’oliva ed amalgamate il tutto. Coprite il contenitore con dell’alluminio e lasciate a riposo per circa mezz’ora.

Prendete un tegame e versateci l’intero contenuto. Aggiungete il curry e fate cuocere a fuoco basso per 30 minuti.

Nel frattempo portate ad ebollizione una pentola con acqua salata, dove cucinerete il riso basmati.

Servite la pietanza in dei piatti piani, riempiti per metà con il riso basmati in bianco, e per l’altra metà con le verdure e il pollo al curry.

Viva la “Pappa al pomodoro”

Sarà anche una banalità, ma la pappa col pomodoro è stata la prima pietanza che ho imparato a cucinare…il mio segreto? Pomodori tondi-rossi-maturi-sugosi e basilico fresco…obviously!

Ingredienti

500 gr. di pomodori rossi ben maturi (consigliata la tipologia perino o cencara)

1 cipolla bianca

2 carote

1 costa di sedano

basilico

olio e sale qb

1 pizzico di zucchero

Lavare bene tutti gli ortaggi e nel frattempo portare ad ebollizione una pentola d’acqua salata abbastanza capiente in cui sbollentare i pomodori. Quando l’acqua bolle, immergervi i pomodori e scottateli per 1 minuto…quindi scolateli e pelateli. In questa operazione non dimenticare di mettere da parte 4/5 mestoli dell’acqua di cottura dei pomodori.

In un tegame mettere l’olio, i pomodori sbollentati e pelati, la cipolla, le due carote, il sedano, il basilico, sale qb, un pizzico di zucchero (per eliminare l’acidità dei pomodori) e l’acqua messa precedentemente da parte.

Far cucinare a fuoco medio per circa 30 minuti…o comunque fino a quando non avrete ottenuto un composto poco acquoso. Mettere il composto ottenuto nel mixer e frullare il tutto.

Servite la pappa al pomodoro in ciotole di terracotta, con un filo di olio d’oliva a crudo e foglie di basilico fresco. Se preferite potete accompagnare la pappa al pomodoro con del pane raffermo abbrustolito.