Bruxelles è la città dei mercati. Ogni quartiere ha il suo mercato, e a volte anche più di uno. Te ne accorgi la domenica mattina, quando tutto ad un tratto la città rallenta, ed i ritmi frenetici della settimana lasciano il posto alla lentezza.
Il mercato ne è l’espressione.
“Sono delle piccole isole di terra contadina all’interno della città. Teatro di socialità dove tutti sono attori protagonisti”. Come direbbe Gualtiero Marchesi. E ancora, “luoghi di ristoro”.
Quest’ultima definizione calza a pennello.
Una domenica mattina, appunto, ero nel tram 81. Stavo andando a fare colazione in uno dei miei bar preferiti, quando alla fermata di place Flagey decido di scendere. Ci stava il mercato! Piante, fiori, vestiti, carne, pesce, ortaggi, venditori ambulanti con i loro banchi, compratori, curiosi e…osservatori! Proprio come me.
Nel mio giro di perlustrazione sono stata attratta da un banco insolito. O comunque lo era per me. Due ombrelloni neri, un banco non troppo grande, tutt’intorno dei tavoli con panche di legno, ed una fila assurda di persone. Stavano aspettando il loro turno per l’aperitivo.
Un aperitivo al mercato fatto con ostriche e champagne. Il venditore apriva le ostriche, le poneva in dei piatti piani bianchi, accompagnate da limone, pane ed una fresca coppa di champagne. La vera sorpresa? I prezzi davvero bassi! Della serie…ma chi decide che cos’è il lusso?