Ostriche e champagne? aperitivo al mercato

Bruxelles è la città dei mercati. Ogni quartiere ha il suo mercato, e a volte anche più di uno. Te ne accorgi la domenica mattina, quando tutto ad un tratto la città rallenta, ed i ritmi frenetici della settimana lasciano il posto alla lentezza.


Il mercato ne è l’espressione.
“Sono delle piccole isole di terra contadina all’interno della città. Teatro di socialità dove tutti sono attori protagonisti”. Come direbbe Gualtiero Marchesi. E ancora, “luoghi di ristoro”.
Quest’ultima definizione calza a pennello.


Una domenica mattina, appunto, ero nel tram 81. Stavo andando a fare colazione in uno dei miei bar preferiti, quando alla fermata di place Flagey decido di scendere. Ci stava il mercato! Piante, fiori, vestiti, carne, pesce, ortaggi, venditori ambulanti con i loro banchi, compratori, curiosi e…osservatori! Proprio come me.
Nel mio giro di perlustrazione sono stata attratta da un banco insolito. O comunque lo era per me. Due ombrelloni neri, un banco non troppo grande, tutt’intorno dei tavoli con panche di legno, ed una fila assurda di persone. Stavano aspettando il loro turno per l’aperitivo.

Un aperitivo al mercato fatto con ostriche e champagne. Il venditore apriva le ostriche, le poneva in dei piatti piani bianchi, accompagnate da limone, pane ed una fresca coppa di champagne. La vera sorpresa? I prezzi davvero bassi! Della serie…ma chi decide che cos’è il lusso?

Penne all’Amatriciana e un cuoco d’eccezione

Città che vai, settimana del gusto che trovi!

Maggio 2010. Milano. Fashionissima. Le strade delle vie della movida milanese erano un brulichio di curiosi, cuochi, sommelier, intenditori della buona cucina alla ricerca di sperimentazioni culinarie ad alto contenuto di glamour.

Novembre 2010. Bruxelles. Quinta edizione della settimana del gusto. 1200 eventi sparsi per le piccole cittadine del Belgio e la capitale dell’Europa.
Inevitabilmente…”istituzionale”.

Tra i numerosi eventi, il Commissioner Cooks. Un gruppo di commissari della Commissione Europea si sono trasformati in cuochi per una sera, preparando piatti tipici dei Paesi di provenienza. E non poteva mancare la cucina italiana interpretata in chiave ciociara dal Vice-Presidente Antonio Tajani, Commissario per l’industria e l’imprenditoria. In onore del Lazio, ed in particolare della Ciociaria, sua terra di provenienza, Tajani, con tanto di grembiule da chef ha preparato un’ottima pasta all’Amatriciana. La location è stata l’elegante residenza dell’ambasciatore italiano in Belgio, dove noi ospiti abbiamo potuto mangiare oltre che le penne all’Amatriciana preparate da Tajani, altri piatti ed una vasta gamma di prodotti tipici del Lazio.

Al di là dell’aspetto ludico inoltre, la serata abbracciava l’iniziativa benefica per la raccolta di fondi in favore della Fondazione King Baudouin e della Fondazione Marie & Alain Philippson, il cui obiettivo è quello di promuovere e rafforzare il ruolo dell’imprenditoria femminile in Paesi come il Mali, il Burkina Faso e il Senegal.

Ingredienti Penne all’Amatriciana (4 persone)

1/2 cipolla bianca
250 gr di pancetta
400 gr di polpa di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco
prezzemolo
pecorino grattigiato
320 gr di penne rigate
sale e pepe qb

Tagliate la cipolla a pezzetti. Preparate un soffritto di cipolla e pancetta. Sfumate il soffritto con il vino bianco e aggiungete successivamente la polpa di pomodoro. Nel frattempo cucinate la pasta in abbondante acqua salata.
Scolate la pasta al dente econditela con il sugo all’amatriciana con l’aggiunta del prezzemolo e di abbondante pecorino romano grattugiato.

Il piacere della petit déjeuner

In genere non sono un’amante della prima colazione a casa. Appena sveglia non riesco ad ingoiare nient’altro se non il mio caffè americano bollente.

Fuori però è tutta un’altra storia.
Mi piace l’idea del bar, del cappuccino con il cornetto da inzuppare ed il giornale da leggere. Di solito invece quando sono in ritardo, ho lo stesso piacere a scottarmi il palato con il solito cappuccino, questa volta take away, e il solito cornetto da sgranocchiare in metropolitana.

Fuori, è tutta un’altra storia anche e, direi soprattutto, in Belgio, dove dolci, creme, pane e biscotti sono una delizia.

Altamente raccomandabile è “Le pain quotidien”.
E’ una panetteria…e non solo! Ci sono dei posti a sedere, una piccola cucina…ed una vetrina piena di dolciumi di ogni tipo.
Su ogni tavolo ci sta un vassoio con crema alla nocciola e al cioccolato, marmellate di vari gusti, burro, miele, zucchero, sale. Non resta che da scegliere la petit déjeuner che preferiamo. Possiamo optare per un menù assortito e completo oppure per tante piccole scelte autonome. La seconda opzione è quella che preferisco, e così:

 

Cappuccino
Succo di arancia
Pane ai 5 cereali per le marmettale
Uovo alla coque
Pane “floreal” da inzuppare nell’uovo

…e non poteva mancare il

Pain au chocolat

Ideale come colazione della domenica mattina, perchè come potete notare, qui l’ingrediente fondamentale è…il tempo!